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  • Immagine del redattoreAntonello Mantarro

Come nasce un poster.

Aggiornamento: 2 gen 2021


La fasi del processo creativo di un poster.

Dietro la nascita di un poster c'è sempre tanto lavoro sommerso, oscuro ai non addetti, ma che è quello che più di ogni cosa dà un senso al risultato finale: è lo scheletro che sostiene l'intera struttura visiva dal punto di vista concettuale.


In questo articolo vi racconto come affronto le varie fasi della progettazione. L'esempio trattato si riferisce ad un evento culturale ("BELVEDERE - Condivisioni Sensoriali"), il cui quarto appuntamento era incentrato sulla "Bellezza della Relazione" e tutte le sfaccettature ad essa collegate.


Il mio primo approccio è sempre quello di indagare sulla necessità del cliente. Queste vengono fuori da un confronto in cui si cerca di andare a fondo, valutando in prima istanza qualsiasi idea, anche la più bizzarra. Durante questa fase utilizzo degli sketchbook in cui annoto una sintesi delle idee più interessanti.

Successivamente si passa alla fase di ricerca sul web o sui libri per capire quali assonanze visive e contenutistiche possono essere coerenti con la sintesi fatta in precedenza.

I risultati della ricerca vanno a fare compagnia ai primi appunti raccolti nella pagina dello sketchbook, che diventa sempre più corposa, più ricca, aggiungendo così tessere al puzzle finale, alla visione grafica del poster che poi vedrete affisso sui muri.


In questo caso ho focalizzato la mia attenzione su due particolari concetti: lo sguardo e il colore.


Lo sguardo in una profonda relazione va oltre ciò che vedono gli occhi, ed è per questo che ho optato per due sagome senza occhi che si pongono frontalmente, come a guardarsi.


Il colore, invece, è lo strumento metaforico che ho scelto per descrivere le dinamiche relazionali, che necessitano sempre di un senso, di una direzione, dall'interno verso l'esterno o dall'esterno verso l'interno. Aspetto questo evidenziato dalle onde di linee colorate che convergono e divergono fra di loro, in base al senso di lettura. Inoltre, la scelta cromatica è legata anche ai significati della teoria dei colori associati nella nostra cultura, il rosso è l'energia vitale, il viola è l'identificarsi nel prossimo.


Una relazione ha senso se ci si identifica nell'altro, solo così si sfrutta appieno l'energia che la rende viva, che la rende tale.


La fase finale è quella che - paradossalmente - dura meno, visto che la maggior parte del lavoro "sporco" si è svolto prima. In questa fase si realizza la migrazione degli appunti dallo sketchbook ai software di grafica. È quella in cui si pondera una bilanciata distribuzione degli elementi e dei vuoti presenti sulla tavola di lavoro, è quella in cui si scelgono le font idonee e in cui si inserisce anche la parte di copy contenente headline, bodycopy e info varie, funzionali alla veicolazione del messaggio dell'evento.

Ultimata questa fase il poster è pronto per prendere il volo, sia su cartaceo che sul web.

Il poster finale.

In conclusione, tempo addietro nella prima pagina di un libro di tecnica di disegno c'era scritta una frase per me molto significativa: "Si riesce a disegnare solo ciò che si comprende".

Questa frase mi accompagna in ogni mio lavoro. Racconta tutto quello che sta dietro alla fase della creazione vera e propria: la fase della comprensione.

Senza fare bene questa è impossibile fare bene il resto.

Allora si trattava di un disegno, in questo caso di un poster, ma il messaggio vale per qualunque lavoro di comunicazione si intenda realizzare o qualsiasi altra professione si intende svolgere.


"Si riesce a disegnare solo ciò che si comprende".




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